La scorsa settimana ho saltato il terzo allenamento. Tra correre ed andare a trovare il mio canone nero in canile ho scelto di stare con lui. Tra l'altro ho un dolore al piede dovuto ad un accenno di alluce valgo che mi fa appoggiare male tutto il piede e mi da dolore al polpaccio internamente e mi sale fino a bloccarmi alla schiena. Quindi urge visita dal podologia , che mi ha dato appuntamento il 18 Dicembre. Avrei voluto correre mentre ero al corso a Padova ma poi ho pensato bene che socializzare con le mie compagne di corso era sicuramente più appagante per l'umore ma lunedì mattina ho corso, 45 minuti di fila e senza dolore. Quindi siamo a buon punto. Il prossimo allenamento saranno 50 minuti di corsa ed ancora non so se sarà indoor, visto che sono iniziate le stagioni delle piogge e che oggi mi sono iscritta in palestra.
Vorrei tranquillizzare tutti sulla doccia: oggi avevo l’acqua calda! Oggi il post sarà un po’ filosofico e non dedicato all’allenamento, visto che è andato bene a parte il fatto che ho lasciato l’orologio a casa e che sono dimagrita e perdo i pantaloni. Il post è sulla gratitudine. Oggi ho incontrato un ragazzo in carrozzina che usciva dalla piscina e che con un sorriso a 36 denti mi ha dato il buongiorno. Io gli ho sorriso e gli ho ridato il buongiorno. E da li ho iniziato a riflettere su quanto sono fortunata perchè ho due gambe forti e solide che mi permettono di andare ovunque, correre, camminare, andare in motorino. Ci lamentiamo troppo spesso per cose futili, vedi me con la doccia, eppure io sono fortunata perchè ho un corpo forte e sano e non dipendo da niente. Mentre facevo il secondo giro lo risupero e mi sono sentita una merda perché questo povero ragazzo ha dovuto farsi un giro enorme sulla pista ciclabile per poter attraversare agevolmente. Maledette barriere architetto
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