Seconda settimana di allenamento. Anche stamani avrei voluto fare tutto tranne che correre. Ore 7.00 eravamo in spiaggia. Stamani ho deciso che avrei dedicato 1 ora a Jun e poi avrei fatto il mio allenamento. Quindi una bellissima ora di mare e passeggiata con la mia canina felice di correre e rincorrere le onde, salire sulle dune e fare la cretina. Al rientro sosta al forno per comprare i cornetti vegani, ormai un must dei miei soggiorni a San Vincenzo. Una volta a casa ho preparato colazione a Jun e mentre lei mangiava ho messo la radio e sono andata a correre dietro casa. Ho scoperto un posto bellissimo. Anche stamani è stata dura per la prima metà. Correre per due minuti è dura. Passato il primo quarto d'ora poi è andata tutto meglio. Sono fiera di me.
Vorrei tranquillizzare tutti sulla doccia: oggi avevo l’acqua calda! Oggi il post sarà un po’ filosofico e non dedicato all’allenamento, visto che è andato bene a parte il fatto che ho lasciato l’orologio a casa e che sono dimagrita e perdo i pantaloni. Il post è sulla gratitudine. Oggi ho incontrato un ragazzo in carrozzina che usciva dalla piscina e che con un sorriso a 36 denti mi ha dato il buongiorno. Io gli ho sorriso e gli ho ridato il buongiorno. E da li ho iniziato a riflettere su quanto sono fortunata perchè ho due gambe forti e solide che mi permettono di andare ovunque, correre, camminare, andare in motorino. Ci lamentiamo troppo spesso per cose futili, vedi me con la doccia, eppure io sono fortunata perchè ho un corpo forte e sano e non dipendo da niente. Mentre facevo il secondo giro lo risupero e mi sono sentita una merda perché questo povero ragazzo ha dovuto farsi un giro enorme sulla pista ciclabile per poter attraversare agevolmente. Maledette barriere architetto
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