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Cardiofrequenzimetro

Ancora non ho scelto l'abbigliamento per la corsa...grosso dramma, ma nella decisione se prendere un nuovo cardiofrequenzimetro o meno, ho deciso che almeno per ora terrò quello vecchio (devo controllare le pile e ricordarmi di farlo prima di settembre), quello con l'orologio da mettere al polso e la fascia da mettere sul petto, nella speranza che prenda i battiti del cuore subito e non come succedeva in palestra che passavo mezz'ora a bagnarmi il petto perché sentisse i battiti. Ma si sa io con questi aggeggi non sono fortunata. Ne avevo preso uno un po' di temp fa, di una pubblicità molto in voga, che poi ho restituito subito che doveva contare i passi, calcolare il sonno e sentire i battiti.
I passi li contava anche quando ero in macchina quindi mi faceva i complimenti per i miei passi dopo mezz'ora di macchina, il calcolo del sonno era preoccupante e quando sentiva i battiti mi dava delle scariche e quindi mi dava fastidio... vi terrò aggiornati se il vecchio cardiofrequenzimetro funzionerà.

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Vorrei tranquillizzare tutti sulla doccia: oggi avevo l’acqua calda! Oggi il post sarà un po’ filosofico e non dedicato all’allenamento, visto che è andato bene a parte il fatto che ho lasciato l’orologio a casa e che sono dimagrita e perdo i pantaloni.  Il post è sulla gratitudine. Oggi ho incontrato un ragazzo in carrozzina che usciva dalla piscina e che con un sorriso a 36 denti mi ha dato il buongiorno. Io gli ho sorriso e gli ho ridato il buongiorno. E da li ho iniziato a riflettere su quanto sono fortunata perchè ho due gambe forti e solide che mi permettono di andare ovunque, correre, camminare, andare in motorino. Ci lamentiamo troppo spesso  per cose futili, vedi me con la doccia, eppure io sono fortunata perchè ho un corpo forte e sano e non dipendo da niente. Mentre facevo il secondo giro lo risupero e mi sono sentita una merda perché questo povero ragazzo ha dovuto farsi un giro enorme sulla pista ciclabile per poter attraversare agevolmente. Maledette barriere architetto

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